14 mag 2015

14 maggio 2015 - Giorno 304 - Mea culpa - Parte I



14 maggio 2015 -  Giorno 304 - Mea culpa - Parte I

Qualche settimana fa ero in trasferta a Napoli con alcuni colleghi. A tavola aiuto uno di loro a tagliare la pizza al centro del tavolo. Il coltello gli sfugge dalle mani e meta' del contenuto sta per finire fuori dal piatto. Il collega esclama:  

" Noooo! Che hai fatto!!!"

Io lo guardo mortificata  e rispondo:

 " Scusa! non volevo!" 

"Ma no! _ fa lui _ intendevo guarda come sei riuscita ad evitare che tutto questo ben di Dio cadesse!!!. 

In effetti avevo appena salvato il nostro buon antipasto! 

Resto ammutolita e lui aggiunge: 

" Devono averti trattata molto male in passato e averti fatto sentire inadeguata per pensare di aver sbagliato anche dove hai fatto bene..."

Colpita. E affondata. 

Episodio apparentemente banale questo da raccontare. Eppure per me illuminante.

Perche' fino a quel momento nessuno mi aveva mostrato la verita' in maniera cosi' chiara e inequivocabile.

In quel momento si sono affollate nella mente tutte quelle volte in cui mi sono sentita un 'pasticcio'. Cosi' mi chiamava il mio ex. E succedeva spesso.  Come quella sera in cui, mentre facevamo l'amore, ruppi la lampada 'pagata un sacco di soldi' o quella in cui per creare atmosfera accesi una candela e feci colare tutta la cera sul tavolo 'appena comprato'. O ancora quando  incastrai la spazzola per i capelli nella frangetta o quella in cui la cioccolata bollente che gli avevo preparato, cadde nel forno a microonde sporcandolo 'rovinosamente'.

E ogni volta io restavo li' come un cane bastonato  a domandarmi cosa avrei potuto fare per essere migliore. Per essere alla sua altezza e renderlo orgoglioso di me. Perche' nella mia testa, e nel mio cuore, se le cose tra noi non funzionavamo era per quel mio essere un 'pasticcio', che non mi rendeva mai abbastanza. 

Piccola. Ogni volta io mi sentivo infinitamente piccola. E sotto giudizio.  Ogni minuto al suo fianco era un'estenuante esame che puntualmente io non superavo...

(continua qui)

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