Un passo avanti ed è troppo tardi per non
sentire un male che non ferisce ma lascia il segno.
Negli occhi, rapiti dal cielo di un azzurro
non azzurro.
E sul tuo corpo, accarezzato da un vento
tiepido e selvaggio.
Nel rosso di una terra viva che si
assopisce dolcemente, consumata dal
fuoco di un tramonto che continua ad ardere i sensi. Anche quando, nel silenzio della notte, anime
semplici si riuniscono sotto i raggi di
Venere che capricciosa comanda a suo volere il respiro dell'Oceano.
Che
schiavo si prostra ai suoi piedi. In una danza che del mare svela e
nasconde la vita...
E ora immagina un cielo stellato. Immagina le onde del mare vibrare lentamente. Immagina l’odore della salsedine. Tutto troppo placido per due anime impazienti e vive. E allora quelle stelle immaginale rincorrersi vorticosamente e quelle onde impetuosamente schiantarsi contro gli scogli. Inebriati di quel profumo fino a respirarlo dalla tua stessa pelle, dalla sua stessa pelle, fino ad assaporarlo sulle labbra. E tutto il resto e' lento, imprevedibile, sensuale abbandono dei sensi. E nulla di piu' puoi chiedere se non il battito di un momento.
Kshamati
Nessun commento:
Posta un commento