Nulla che si possa vedere. Perche' oggi attorno a me io sento
il nulla.
Ed aspetto, mentre risale la marea, ancora come
Plasson, aspetto che una scialuppa venga a salavarmi. Da giorni, settimane, forse mesi.
Da giorni la marea mi sommerge per poi restituirmi alla vita in una lenta danza che al calar del sole mi travolge fino a riemergere dalle acque alle prime luci di un nuovo mattino.
Io un puntino nell'immensita' del mare, io
unica pecca nella perfezione di questa natura incontaminata.
Io che perfetta
non vorrei mai essere. Io che non cerco perfezione ne' fuori ne' dentro di me.
Io che cerco ma non trovo e mi domando cosa io stia davvero
cercando.
Io che quando ho, non so di avere. Io che quando non
ho, vorrei. Io che quando do non so di dare.
Io che ho paura di continuare a volere, io che non so piu'se voglio.
Io che vorrei aprire quella scatola di buste tutte
uguali e leggere le parole che Ismael ha scritto per me.
Io che vorrei che il mio Isamel mi incontrasse....lui che ha sempre saputo di amarmi gia' prima di incontrarmi.
E intanto
continuo a dipingere il mare con il mare , perche' per un istante credevo di aver trovato la giusta tonalita'.Io che vorrei che il mio Isamel mi incontrasse....lui che ha sempre saputo di amarmi gia' prima di incontrarmi.
Eppure tutto quel che riesco a dipingere e' il mare con il mare..
Kshamati
Roma 2 ottobre 2009
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