AMORE

Vento trai pugni chiusi, stretti a non abbandonar l'ultimo respiro di noi smarriti  nel vuoto di un domani senza storia.

Strappai il dolore di lacrime sudate, ora pietre negli occhi spenti dal fuoco della rabbia.

Macigni sopra il petto di quest'anima che sacrifico' agli dei di una chimera evanescente, l'anima pura  di colui che battito e vita avrebbe donato a colei che un giorno lo avrebbe trafitto.

Pietre soffocano il sangue.

Il coraggio e' ora colpa da espiare. Cercai la fine di un arcobaleno senza colori. Al mercato delle illusioni barattai la felicita'  con la promessa di una fortezza inattaccabile quando accecata dalla freccia di un Dio meschino che come carte mescola i cuori e li trapassa, abbandonai il trono per elemosinare la liberta' di essere.

Amore. 

Vento trai pugni chiusi, stretti a non abbandonar l'ultimo respiro di noi smarriti  nel vuoto di un domani senza storia.

Vago, mendicante, nel miraggio della meta: liberta'  di essere nella fortezza inattaccabile dell'amore.

Kshamati
Roma,  27 luglio 2009

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